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Topolino 3144

In edicola dal
24 febbraio 2016
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Voto medio storie
In breve
Copertina dedicata agli Oscar! In apertura una storia di Venerus e Mangiatordi con polvere e macchina del tempo! Poi una nuova avventura per gli agenti della P.I.A., una storia di Pisapia da autore unico con una sfida tra Paperone e Rockerduck a tema quotidiani e una di Buratti e Gatto con Archimede. Completa il numero il primo episodio di una nuova serie di Giorgio Salati sui Bassotti adolescenti!
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia

    Topolino e gli anni polverosi

    Storia della settimana

    Sceneggiatura: Matteo Venerus
    Disegni: Vitale Mangiatordi
    Voto:
    Piaciuta a: 16

    Topolino e gli anni polverosi è la storia migliore della settimana. L'elemento narrativo che sta alla base di questa storia è un intreccio tra un vecchio reperto di Zapotec su cui fare luce con un viaggio nel tempo e il fenomeno naturale delle "dust bowls", le tempeste di sabbia causate dall'erosione dei terreni aridi nell'America con un picco devastante tra 1930 e 1940. Su questa solida base Matteo Venerus congegna un plot davvero originale ed egregiamente ideato, sviluppato da una sceneggiatura più che ottima che, nell'arco di ben 40 tavole, nonostante la notevole lunghezza dà vita ad una storia scorrevolissima, che regge perfettamente dall'inizio alla fine senza momento alcuno di cedimento nella trama o incongruenze narrative. A coronamento dell'ottimo lavoro svolto da Matteo Venerus con la sceneggiatura, si aggiungono i bellissimi, ottimi disegni di Vitale Mangiatordi, con quel tratto di matita nitido e pulito, che da soli valgono le 4 stelle piene che questa ottima storia si aggiudica.

  • Prima pagina storia

    P.I.A. - Paperino e la folgore interstellare

    Sceneggiatura: Giorgio Figus
    Disegni: Marco Palazzi
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    P.I.A. - Paperino e la folgore interstellare è l'ennesima storia della serie P.I.A. che ormai da anni ha perso il suo smalto iniziale, impressogli decenni fa dall'indimenticato maestro del fumetto Disney italiano Carlo Chendi. In questo caso il classico schema delle storie della P.I.A. vede una variazione, dal momento che ad andare in missione con Paperino Qu.Qu. 7 non è Paperoga Me.Se. 12, ma Archimede, per l'occasione Ma.Re. 5. Senza spoilerare, posso dire che il plot è molto scontato e banale, anche se una certa variazione sul tema è evidenziabile. L'ennesimo ricorso, però, all'elemento narrativo degli alieni finiti sulla Terra per un'avaria e che non possono andarsene perché rimasti senza il loro carburante (la folgore interstellare, appunto) è estremamente abusato, e la sceneggiatura non fa che confermare il palpabile sentore di trito e ritrito che si avverte nella storia dalla prima all'ultima pagina. La trovata finale che fa entrare in scena Paperoga, alle prese con il classico chef-critico culinario snob e incontentabile (personaggio anche questo molto abusato negli ultimi anni) non fa che confermare la banalità di questa storia. Va detto però che non manca l'avventura, seppur scontata, e la storia è molto movimentata; elementi che, assieme ai disegni lineari e puliti di Marco Palazzi, fanno guadagnare a questa storia una sufficienza abbondante.

  • Prima pagina storia

    Piccole canaglie - L'imbroglio di Sei

    Sceneggiatura: Giorgio Salati
    Disegni: Ottavio Panaro
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    Piccole canaglie - L'imbroglio di Sei è una nuova saga di storie medio-brevi di Giorgio Salati, incentrate sulle vicissitudini dei Bassotti adolescenti, chiamati qui Uno, Sei e Sette, affiancati da Nonno Bassotto in versione giovane. Stando a questa prima storia, la saga promette davvero bene, grazie all'ottima penna di Giorgio Salati, che ormai è una garanzia di qualità, che ha sfornato una sceneggiatura di tutto rispetto, data la relativa brevità della storia (14 tavole), con una caratterizzazione dei personaggi riuscitissima, soprattutto nel definire la loro personalità con un attento e approfondito studio, scavando nel loro animo e arrivando a darne una peculiare connotazione psicologica: è il caso di Sei, la cui intima essenza e psicologia è resa egregiamente, dando anche, a chi lo volesse cogliere, un messaggio educativo (se solo lo volessi, con le tue capacità potresti ottenere, onestamente, quel che vuoi, con sforzo pari, se non minore, che ottenerlo con la disonestà). Quanto detto finora conferma l'estrema bravura e versatilità di Giorgio Salati nello scrivere sceneggiature, e nella scrittura creativa in generale, capace in una storia medio-breve apparentemente senza troppe pretese, nell'arco di poche pagine, di dare vita ad una bellissima e profonda avventura, che colpisce il lettore attento dritto nell'animo, lasciandogli una piccola grande lezione di vita. I disegni di Ottavio Panaro sono azzeccatissimi per questa storia, soprattutto nel rendere i Bassotti in versione adolescente. Complessivamente quindi la storia, alla luce dell'ottimo lavoro svolto da Giorgio Salati e in attesa delle prossime storie di questa nuova serie, conquista meritatamente 3,5 stelle piene.

  • Prima pagina storia

    Zio Paperone e gli scontri (tra) quotidiani

    Sceneggiatura: Blasco Pisapia
    Disegni: Blasco Pisapia
    Voto:
    Piaciuta a: 7

    Zio Paperone e gli scontri (tra) quotidiani è un'altra bella storia medio-breve, firmata dal grande Blasco Pisapia autore completo di soggetto, sceneggiatura e disegni. Come per la storia precedente, non voglio anticipare elementi di trama e mi limito a dire che il plot è originale (anche se l'assunto di base non è certamente nuovo, anzi) e ottimamente congegnato, rivisitando il classico scontro tra un'azienda di Zio Paperone e una di Rockerduck con uno scontro tra quotidiani, incentrato sul tema degli allegati, spesso eccessivi, alle testate giornalistiche. L'ottima sceneggiatura di Blasco Pisapia, unita ai suoi magistrali disegni in stile Floyd Gottfredson anni 1930-1940, stavolta applicati ai paperi con risultati eccelsi, danno a questa storia un'aura particolarmente accattivante, con una trama serrata colpo su colpo, nel botta e risposta tra Zio Paperone e Rockerduck a suon di trovate pubblicitarie per i loro quotidiani, rispettivamente il Papersera e il Calisota Liar. Grazie a questo plot originale e serrato, sviluppato dall'ottima sceneggiatura di cui sopra, ma soprattutto grazie agli eccelsi disegni di Blasco Pisapia, finalmente applicati anche ai paperi, la storia guadagna meritatamente 3,5 stelle abbondanti, appena una sfumatura di voto sopra la storia precedente.

  • Prima pagina storia

    Archimede 24 ore su 24

    Sceneggiatura: Federico Buratti
    Disegni: Luciano Gatto
    Voto:
    Piaciuta a: 9

    Archimede 24 ore su 24 è la seconda storia migliore della settimana. Il plot è ottimamente congegnato, e sa risultare originale nonostante si appoggi ad un argomento narrativo alquanto abusato quale è quello dei reality show. La sceneggiatura di Federico Buratti è più che ottima, la trama regge bene lungo le 24 tavole di lunghezza e non conosce momenti di adagiamento nella trama o di stanchezza narrativa. La storia nel suo complesso quindi è più ottima, ma presenta secondo me un vulnus nella sbrigatività, che rasenta l'approssimazione frettolosa, del finale, a mio avviso troppo ansioso di giungere a conclusione, con la chiusura improvvisa del reality show di Archimede (che secondo me non risolve per niente il problema di Zio Paperone, limitandosi semplicemente a liquidarlo) e il ritorno alla vita normale, per chiudere con quella trovata di una nuova richiesta di aiuto dello zione ad Archimede, stavolta per emergenza Bassotti, secondo me totalmente insensata. A parte il finale, quindi, siamo di fronte ad una bellissima prova d'autore. Vi chiederete allora perché, alla luce di tali difetti, ponga quasi al vertice di questo numero questa storia; la risposta sta, oltre che in una sceneggiatura comunque di ottimo livello, nei bellissimi, magnifici e intramontabili disegni del maestro Luciano Gatto, che fanno dimenticare quell'infelice finale ed elevano l'intera storia ad un livello superiore, conferendole un'aura di levità e un'atmosfera particolare d'altri tempi, come solo il maestro Gatto sa fare. Detto ciò, alla luce dell'ottima sceneggiatura e dei magistrali disegni di Luciano Gatto, questa bella storia guadagna meritatamente 3,75 stelle e sfiora la vetta di questo numero.

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