Informazioni

Topolino 3138

In edicola dal
13 gennaio 2016
Da acquistare?
Subito!!!
Voto medio storie
In breve
Dopo il calcio arriva il tennis, con copertina e storia dedicate al Grande Slam, il tutto a firma di Matteo Venerus e Paolo Mottura! Sio torna su Topolino dopo le prime tre storie di questo autunno, questa volta con i disegni di Enrico Faccini e con protagonista Paperoga! 6 storie in questo numero, tra cui una nuova serie su Amelia e una storia di Giorgio Salati sui 6 gradi di separazione.
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia

    Topolino e l'inseguimento al Grande Slam

    Storia allo spareggio

    Sceneggiatura: Matteo Venerus
    Disegni: Paolo Mottura
    Voto:
    Piaciuta a: 13

    Topolino e l'inseguimento al Grande Slam è la storia migliore della settimana, quasi pari merito con Paperino last minute, appena una sfumatura di voto sotto. L'idea di base della storia è molto buona e il plot è decisamente movimentato, davvero ben congegnato, senza risparmiare colpi di scena. La sceneggiatura sviluppa molto bene questo plot ed è davvero ottima e ben scritta. A tutto ciò bisogna sommare un decisivo valore aggiunto, ossia i bellissimi disegni di Paolo Mottura, un vero maestro, un cavallo di razza del fumetto Disney italiano. Quindi complimenti alla sceneggiatura di Matteo Venerus e agli ottimi disegni di Paolo Mottura, che insieme hanno dato vita ad una bellissima storia tennistica, che raggiunge meritatamente la vetta di questo numero.

  • Prima pagina storia

    Paperino e i 6 gradi di separazione

    Sceneggiatura: Giorgio Salati
    Disegni: Antonello Dalena
    Voto:
    Piaciuta a: 7

    Paperino e i 6 gradi di separazione vede, dopo molti numeri di assenza, il ritorno del bravo Giorgio Salati, che firma una sceneggiatura più che buona. Senza spoilerare il gustoso plot, posso dire che globalmente questa storia si fonda su un'idea di base abbastanza originale, anche se non nuovissima, sviluppata ottimamente da una sceneggiatura molto buona attenta ai dettagli e evidentemente curata nei dialoghi, come Giorgio Salati sa fare. Il plot regge bene dall'inizio alla fine, senza momenti di adagiamento nella trama o di stanchezza narrativa, e risulta molto credibile nell'arco della narrazione, oltre che scorrevole nella lettura; il tutto sfocia in un più che soddisfacente finale, a coronamento di una storia che, pur non essendo oggettivamente un capolavoro, risulta una lettura piacevole e, come già detto, gustosa da seguire nello svolgimento della trama. I disegni di Antonello Dalena sono adatti al tenore della storia e fanno bene il loro lavoro. Una buona storia, quindi, come Giorgio Salati sa scrivere e a cui ci ha abituato negli anni, e che merita 3,5 stelle abbondanti.

  • Prima pagina storia

    Antenna magica - Amelia e la pozione della bruttezza

    Sceneggiatura: Giorgio Figus
    Disegni: Alessia Martusciello
    Voto:
    Piaciuta a: 0

    Antenna magica - Amelia e la pozione della bruttezza segna l'esordio di una nuova saga di storie brevi nata dalla penna di Giorgio Figus, arrivata dopo la serie de L'album fotografico di Indiana Pipps. Un buon esordio, devo dire, visto che l'idea di base è buona e il plot è, brevità permettendo, altrettanto buono e ben ideato; la sceneggiatura è funzionante appieno dall'inizio all'esilarante finale, ben scritta e ci dà un risultato globale in linea con le aspettative, forse anche lievemente superiore. I disegni sono buoni e rendono bene il mood della storia, che si assesta sulla sufficienza abbondante complessiva.

  • Prima pagina storia

    Paperoga e il pupazzo di neve ubiquo

    Sceneggiatura: Sio
    Disegni: Enrico Faccini
    Voto:
    Piaciuta a: 5

    Paperoga e il pupazzo di neve ubiquo è invece un piccolo capolavoro di comicità travolgente, senza freni, e intelligente al tempo stesso. In sole 4 pagine, Sio riesce a conquistare il lettore con un mix di comicità sfrenata, fatta di situazioni paradossali e dialoghi serrati e surreali, trascinandolo dalla prima all'ultima vignetta lasciandolo senza fiato. Se all'ottima penna di Sio associamo l'eccellente matita di Enrico Faccini, il risultato è, come già detto all'inizio, un piccolo (come lunghezza ma non come qualità) capolavoro di travolgente comicità. Il tratto di matita di Enrico Faccini ha dimostrato negli anni di sapersi plasmare perfettamente sia su storie più noir, a tinte cupe, come certo fumetto thriller-drammatico scritto da Casty o anche dallo stesso Faccini, sia su storie più leggere e solari, ma è applicato al fumetto comico che esso dà il meglio di sé, riuscendo ad esprimere come nessun altro l'anima sincera e profonda della comicità disneyana esilarante e spiazzante, personificata spesso e volentieri in Paperoga (da solo o in coppia con Paperino). Che dire infine? L'accoppiata Sio-Faccini, che avevamo avuto modo di saggiare nel numero 3127 (dove Sio ha esordito con 3 ottime e memorabili storie brevi) è vincente e speriamo di rivederla presto all'opera con altre storie come questa; una storia, questa, che in sole 4 pagine è riuscita a regalarci un esempio di ottima e intelligente verve comica, e che si aggiudica, nonostante la brevissima lunghezza, 3,5 stelle piene e meritatissime.

  • Prima pagina storia

    Zio Paperone e il club dei parsimoniosi

    Sceneggiatura: Valentina Camerini
    Disegni: Ettore Gula
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    Zio Paperone e il club dei parsimoniosi vede un altro gradito ritorno, quello di Valentina Camerini, che firma una più che buona sceneggiatura. Senza spoilerare, l'idea di fondo della storia è originale e ben pensata, il plot è buono e regge bene dalla prima all'ultima tavola senza adagiamento alcuno, però a mio avviso avrebbe meritato e necessitato di qualche altra tavola e passaggio narrativo prima di giungere a quel bel finale, raggiunto forse troppo frettolosamente. La sceneggiatura comunque non risente quasi per niente di ciò, grazie alla mano esperta di Valentina Camerini, ed è pienamente riuscita e credibile nello svolgersi delle vicende narrate. I disegni di Ettore Gula, con quel tratto di matita pulito, avulso da sporcature e molto espressivo, si adattano perfettamente alla storia, che si aggiudica meritatamente 3,5 stelle.

  • Prima pagina storia

    Paperino last minute

    Storia allo spareggio

    Sceneggiatura: Fabio Michelini
    Disegni: Luciano Gatto
    Voto:
    Piaciuta a: 13

    Paperino last minute è la seconda storia migliore della settimana, appena una sfumatura di voto inferiore a Topolino e il Grande Slam. Anche qui non voglio spoilerare e mi limito a dire che, con questa storia firmata da Fabio Michelini e Luciano Gatto, riscopriamo quel Paperino iracondo e berciante come veniva ritratto nelle storie memorabili degli anni 1950-1980 da maestri del calibro di Guido Martina, Giovan Battista Carpi, Giulio Chierchini, Guido Scala, Luciano Bottaro e il Cavazzano dei primi decenni (e anche il maestro Luciano Gatto, già presente e attivo in quegli anni). La caratterizzazione di Paperino è pienamente riuscita, il plot è movimentato quanto basta e regge alla grande senza problema alcuno, congegnato alla perfezione, e la sceneggiatura di Fabio Michelini lo sviscera egregiamente esaltando con maestria questa ritrovata vecchia caratterizzazione di Paperino, senza rinunciare a momenti di buoni sentimenti, a cui non eravamo più abituati da anni e che mi ha fatto piacere riscoprire, facendomi tornare indietro nel tempo, anche grazie ai disegni del bravissimo Luciano Gatto, con quel tratto di matita inconfondibile e lievemente rotondeggiante, che come d'abitudine firma disegnando qua e là qualche simpatico e ammiccante... "gatto" per l'appunto. Anche nel caso di Fabio Michelini e Luciano Gatto si può quindi parlare di accoppiata vincente, visto che questa storia è l'ultima di una serie di ottime storie che i due hanno creato insieme (basti pensare alla bellissima e poetica Zio Paperone e le monete aureospaziali, finalista come miglior storia dell'anno al Topolanno 2015). Un'ottima storia quindi, che non sarà un capolavoro assoluto ma è sicuramente una bella prova d'autore, che guadagna 4 meritatissime stelle arrotondate per eccesso e sfiora la vetta di questo numero di Topolino. Complimenti ancora alla penna di Fabio Michelini e alla matita esperta di vecchia data del maestro Luciano Gatto.

Commenti