Sceneggiatura: Fausto Vitaliano
Disegni: Carlo Limido
Voto:
Piaciuta a: 15
Il Natale Perduto - Un racconto (un po' in rima) di Paperopoli, è la storia migliore della settimana, pari merito con Zia Nena - Dalle stelle alle stalle. L'idea natalizia di base sarà anche abusata, ma il plot è originalissimo e davvero ottimamente congegnato, attentamente strutturato e scorrevole al tempo stesso. La sceneggiatura di Fausto Vitaliano è eccelsa e magistralmente studiata, e ci regala una storia natalizia bellissima che è al tempo stesso una lezione di vita. Senza spoilerare le varie fasi della trama, posso dire che la vicenda dei paperopolesi che, sopraffatti da un Natale che ormai è sinonimo solo di stress e sfrenato consumismo fine a se stesso, ne desiderano ardentemente la scomparsa e, ottenutala, ne avvertono la mancanza, per poi, dopo essere riusciti a recuperarlo per intercessione di Babbo Natale, riscoprirlo nel suo vero spirito e significato, fatto di piccoli pensieri e buone intenzioni, è una piccola grande lezione di vita. Davvero complimenti quindi a Fausto Vitaliano per questa ottima storia magistralmente sceneggiata e a Carlo Limido per i disegni perfettamente intonati con lo spirito e l'atmosfera di questo bel racconto natalizio; storia che guadagna pienamente quattro meritatissime stelle.
Sceneggiatura: Roberto Gagnor
Disegni: Luca Usai
Voto:
Piaciuta a: 9
Topolino, Paperino e le raccolte salva-Natale, featuring Lillow & Gregor, è invece una storia davvero originalissima, unica (ad oggi) nel suo genere, che inaugura un nuovo filone, quello del fume-panettone, che rifà il verso al cinepanettone, tanto immeritatamente di moda. Ma se il cinepanettone in genere è un film da 1 stella, il fume-panettone del bravo Roberto Gagnor è invece una storia da 3,5 stelle, ben scritta e disegnata. Il plot è ben congegnato e estremamente vario e movimentato, sviluppato da una sceneggiatura più che buona, che riesce a tenere senza tentennamenti evidenti le fila di una serie di innumerevoli vicende che si susseguono sempre più variegate e esilaranti a ritmo continuo. Altro elemento di originalità e la commistione tra topi e paperi (caratteristica di Roberto Gagnor, basti pensare alla bellissima Raceworld del 2014); ma il Topolino di questa storia è un pesce fuor d'acqua, che non regge in quanto a credibilità , ridotto quasi a macchietta, stretto tra vicissitudini più congeniali a Paperino e Paperoga, la cui caratterizzazione invece è quasi perfettamente riuscita, insieme a quella degli outsider Lillow & Gregor. È questo a mio avviso il vulnus più evidente di questa storia, che non inficia però il suo livello qualitativo complessivo; le vicende narrate sono volutamente inverosimili e strampalate, in linea con il genere fume-panettone, e il risultato è una storia esilarante, che riesce a centrare il suo obbiettivo di divertire a ruota libera, davvero ben scritta e disegnata, in linea con le aspettative, che si aggiudica 3,5 stelle.
Sceneggiatura: Pietro Zemelo
Disegni: Renata Castellani
Voto:
Piaciuta a: 0
Paperino e le luci di Paperopoli è una storia natalizia nella media, piacevole da leggere. Il plot è movimentato quanto basta con un pizzico di avventurosità e la sceneggiatura del bravo Pietro Zemelo fa bene il suo lavoro. Unica pecca l'atmosfera a tratti smielata, forse troppo anche per una tipica storia natalizia. Nel complesso però la storia raggiunge la sufficienza piena ed è buona per passare qualche minuto immersi in una piacevole atmosfera natalizia, consci che Pietro Zemelo è capace di ben altro, come ha dimostrato negli ultimi anni con le sue bellissime storie.
Sceneggiatura: Giorgio Fontana
Disegni: Roberto Vian
Voto:
Piaciuta a: 1
Zio Paperone e la disfida del regalo è l'esordio topoliniano di un grande scrittore di successo, Giorgio Fontana, Premio Campiello 2014 per "Morte di un uomo felice". Sebbene si tratti di una storia breve, appena 7 pagine, il plot è abilmente congegnato e la sceneggiatura riesce a centrare l'obbiettivo che l'autore si prefigge fin dalla prima tavola: rappresentare uno Zio Paperone in perfetta forma che riesce a battere tutti con la sua sagacia e bravura negli affari, fino al colpo da maestro finale, di un'arguzia che ricorda la vicenda dei frantoi di Talete, che spiazza tutti e lo consacra ancora una volta il papero più abile e brillante nell'Olimpo disneyano. Ed è proprio questo brillante doppio colpo di scena finale, un tocco magistrale dell'autore, degno di uno sceneggiatore navigato di vecchio corso, a suggello di una sceneggiatura senza pecca alcuna, che mi ha colpito e fatto amare particolarmente questa storia, che in pochissime pagine condensa un'ottima miscela di arguzia, brillantezza e scrittura di livello applicata al fumetto Disney; ed è solo una storia breve d'esordio. Complimenti quindi a Giorgio Fontana per l'ottima sceneggiatura (con una simile penna, per chi conosce i suoi libri, non poteva essere altrimenti), un esordio di tutto rispetto, e ai bei disegni in stile barksiano di Roberto Vian. Che sia la prima di una lunga serie.
Sceneggiatura: Blasco Pisapia
Disegni: Blasco Pisapia
Voto:
Piaciuta a: 22
Zia Nena - Dalle stelle alle stalle è l'altra storia migliore di questo ottimo numero, pari merito con Il Natale Perduto - Un racconto (un po' in rima) di Paperopoli. Per evitare di spoilerare elementi della trama di questa bellissima storia, devo limitarmi a dire che Blasco Pisapia, che firma questa storia da autore completo, continua a superarsi con questo nuovo personaggio, Nerissa Cow, versione disneyana di Zia Mame, da lui creato l'anno scorso. Il plot è avventuroso e ottimamente congegnato nella sua ambientazione americana anni 1950 e regge perfettamente in tutte le fasi della storia, la sceneggiatura è eccelsa e regala momenti brillanti di comicità intelligente, soprattutto in alcuni dialoghi, e i disegni in stile Floyd Gottfredson anni 1930-1940 sono una gioia per gli occhi (almeno per me, cresciuto a pane, fumetto Disney americano e Romano Scarpa). Ancora complimenti quindi a Blasco Pisapia per la sua penna versatile e la sua eccellente matita, un'altra rivelazione del fumetto Disney italiano degli ultimi anni.