Sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Giorgio Cavazzano
Voto:
Piaciuta a: 3
Sceneggiatura: Sio
Disegni: Silvia Ziche
Voto:
Piaciuta a: 2
Sceneggiatura: Riccardo Secchi
Disegni: Alessandro Perina
Voto:
Piaciuta a: 0
Sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Fabio Celoni
Colori: Luca Merli
Voto:
Piaciuta a: 13
"Duckenstein, di Mary Shelduck" è il nuovo, ennesimo capolavoro del duo Bruno Enna-Fabio Celoni. È la terza parodia letteraria del trittico ideale iniziato con Dracula di Bram Topker e proseguito con Lo strano caso del dottor Ratkyll e mister Hyde (capolavoro assoluto da 5 stelle). Questo Duckenstein non è da meno delle precedenti parodie, anzi. È impossibile recensire, o anche solo commentare, questa storia senza incorrere nel rischio di spoilerare la trama, quindi mi limiterò a narrarne i pregi artistici senza anticipare nulla. In attesa della seconda parte della storia, che uscirà sul prossimo numero, posso affermare con assoluta e oggettiva convinzione che questa storia è non solo la migliore della settimana, ma ad oggi la migliore del 2016 (anche se Topolino ci ha abituati ogni anno ad un autunno intenso, pieno di capolavori). Nello specifico, la sceneggiatura di Bruno Enna è magistrale, scritta in modo impeccabile con esiti a dir poco eccellenti, è plasmata sull'opera letteraria di inizio 1800 "Frankenstein" di Mary Shelley, della quale è la parodia, quanto basta per poi prendere il volo in chiave disneyana. I dialoghi sono perfetti e curatissimi nei minimi dettagli, didascalie comprese, e la caratterizzazione dei personaggi è azzeccatissima: il protagonista Paperino, la bella amata Paperina, i piccoli Qui, Quo e Qua, Ciccio, Zio Paperone e l'antagonista Gastone, tutti sono calati nei panni di uno dei personaggi principali del romanzo di Mary Shelley e lo interpretano magnificamente. I disegni di Fabio Celoni, altrettanto e forse più della sceneggiatura, sono il pilastro di questa parodia, un capolavoro nel capolavoro, un lavoro colossale e magistrale senza pari, degno di encomio. Come nelle due parodie precedenti, Fabio Celoni si supera, confermandosi uno dei maggiori artisti Disney di tutti i tempi (e non sto esagerando, anzi), un'eccellenza italiana del fumetto di caratura internazionale; a dare un tocco finale a questo eccelso lavoro, i colori di Luca Merli, fantastici, capaci di creare sfumature e chiaroscuri che esaltano magnificamente ogni tratto di matita di Fabio Celoni e si plasmano su di essi diventando un tutt'uno, con effetti visivi semplicemente portentosi, stupefacenti, che rendono ogni singola vignetta un potente affresco vivente. I disegni di Fabio Celoni in questa storia, visti nel loro complesso, raggiungono quindi esiti qualitativi semplicemente straordinari, favolosi, a livelli stratosferici come raramente ne incontriamo nelle già ben frequentate pagine del nostro settimanale preferito. Una storia fantastica, che già da ora, seppur in attesa della seconda e ultima parte nel prossimo numero, possiamo definire memorabile, e che si aggiudica 5 meritatissime stelle arrotondate per eccesso (che alla luce dell'intera storia potranno diventare 5 stelle tonde) e la vetta di questo numero e molto probabilmente dell'intero 2016. Ancora complimenti ai tre artisti (sceneggiatore, disegnatore e colorista) che vi hanno lavorato con immensa bravura.