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Topolino 3147

In edicola dal
16 marzo 2016
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Voto medio storie
In breve
Paperone e Rockerduck alle prese con glass e realtà... diminuita nella storia di Sisti e Sciarrone che apre questo numero! Secondo episodio per la serie Pk Tube di Sisti/Lavoradori/Monteduro che riporta in vita il mondo di PKNA in attesa della nuova storia di Pk! Dopo la parodia di Topolinix Faraci torna subito su Topolino con i disegni di Massimo De Vita! Terzo episodio dell'ottima serie di Giorgio Salati sui giovani Bassotti!
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia

    Zio Paperone e la realtà diminuita

    Sceneggiatura: Alessandro Sisti
    Disegni: Claudio Sciarrone
    Voto:
    Piaciuta a: 6

    Zio Paperone e la realtà diminuita è di misura la storia migliore della settimana, pari merito con Topolino, Gambadilegno e... il solito sospetto. L'idea di base è abbastanza buona e il plot basato sulle nuove tecnologie, da maneggiare con cautela, è molto ben congegnato e movimentato quanto basta. La sceneggiatura che lo sviluppa, firmata dal bravo Alessandro Sisti, è ottima; una nota di merito, però, va data ai disegni avveniristici di Claudio Sciarrone, che ha un tratto di matita molto futuristico e usa splendidamente i colori, dando all'intera storia un'aura, appunto, futuristica. Senza spoilerare la trama, posso dire che è una storia davvero bella e piacevole da leggere, ottimamente scritta e disegnata, che si aggiudica meritatamente 4 stelle arrotondate per eccesso e la vetta di questo numero.

  • Prima pagina storia

    Pk Tube - Episodio 2 - Il giorno del fondatore

    Sceneggiatura: Alessandro Sisti
    Disegni: Alberto Lavoradori
    Colori: Max Monteduro
    Voto:
    Piaciuta a: 3

    PK Tube - Episodio 2 - Il giorno del fondatore è l'anello debole di questo numero, sebbene non sia una storia brutta, anzi. Questo è il secondo dei 6 brevi episodi di questa serie che intende celebrare il ventennale della nascita di PK, firmata dal trio Alessandro Sisti (soggetto e sceneggiatura), Alberto Lavoradori (disegni) e Max Monteduro (colori). Nella recensione dell'episodio precedente mi sono profuso abbondantemente su cosa ne penso di questa serie e su cosa non mi piace e non mi convince, principalmente i disegni di Lavoradori e una trama troppo esile e poco convincente. Nonostante i disegni continuino ad essere caratterizzati da un tratto di matita troppo abbozzato e approssimativo, che a volte rasenta quasi lo scarabocchio, devo dire che il plot di questo secondo episodio è migliore del precedente, ed è palpabile nella buona sceneggiatura di Alessandro Sisti. I colori di Max Monteduro sono come sempre fantastici. Questa trama più coinvolgente e una sceneggiatura sensibilmente migliore risollevano le sorti di questa storia, che supera di poco la soglia della mediocrità, lambendo la sufficienza e guadagnando, in attesa dei prossimi episodi, 3 stelle arrotondate per eccesso.

  • Prima pagina storia

    Topolino, Gambadilegno e... il solito sospetto

    Storia della settimana

    Sceneggiatura: Tito Faraci
    Disegni: Massimo De Vita
    Voto:
    Piaciuta a: 10

    Topolino, Gambadilegno e... il solito sospetto è l'altra storia migliore della settimana, pari merito con Zio Paperone e la realtà diminuita. Questa storia vede il ritorno di Tito Faraci dopo la bellissima parodia di Topolinix dello scorso numero. L'idea di fondo della storia è decisamente originale e il plot è perfettamente congegnato e ricco di eventi, nonostante la breve lunghezza, appena 12 tavole. La sceneggiatura di Tito Faraci è più che ottima, e non poteva essere altrimenti, e studiata accuratamente in tutte le fasi della storia; in particolare i dialoghi sono brillanti e serrati nella loro incalzante comicità intelligente. Altro punto di forza della storia è la riuscitissima caratterizzazione dei personaggi, in particolare un Gambadilegno in forma come non mai, e Topolino in una veste originale e spaesante per come siamo abituati a conoscerlo; il colpo di scena finale poi suggella una sceneggiatura scritta con maestria come solo il buon vecchio Tito Faraci sa fare. Come se tutto ciò non fosse abbastanza dobbiamo aggiungere i magnifici disegni del maestro Massimo De Vita, una vera gioia per gli occhi, sempre eccellenti, che rimandano a tempi passati fatti di storie cult indimenticate e indimenticabili, ottimi disegni che coronano l'eccellente lavoro svolto dalla penna del grande Tito Faraci, e che fanno rasentare meritatamente alla storia le 4 stelle arrotondate per eccesso e conquistare in buona compagnia la vetta di questo numero.

  • Prima pagina storia

    Piccole canaglie - Il tradimento di Sette

    Sceneggiatura: Giorgio Salati
    Disegni: Ottavio Panaro
    Voto:
    Piaciuta a: 0

    Piccole canaglie - Il tradimento di Sette è la terza storia di questa saga di storie medio-brevi sulle vicissitudini Bassotti adolescenti ideata dal bravo Giorgio Salati. Dopo Sei e Uno, adesso è la volta di Sette, il più bonaccione dei Bassottini, che senza volerlo si trova ad essere accusato di aver fatto la spia e aver tradito i due fratelli, rei di atti di vandalismo all'interno della scuola. Senza spoilerare la trama, posso dire che tutti gli elementi positivi elogiati nelle due storie precedenti sono evidentemente riscontrabili anche in questa terza storia: il plot ottimamente congegnato, la sceneggiatura scritta benissimo, l'introspezione psicologica e lo studio attento della personalità dei personaggi al fine di presentarceli in una luce nuova e più umana. Suppongo che questa sia l'ultima storia di questa bellissima serie, visto il finale, e ciò mi dispiace, ma non posso a maggior ragione fare a meno di lodare ancora una volta l'eccellente lavoro fatto da Giorgio Salati con questa saga, dimostrando di essere un ottimo sceneggiatore, capace di scavare sotto la superficie delle cose e andare a fondo per colpire con intelligenza il lettore e indurlo senza pedanteria a riflettere, senza rinunciare a intrattenerlo con acume e intelligenza. I disegni di Ottavio Panaro sono come sempre più che buoni e azzeccatissimi per rendere il mood di questo tipo di storia. La storia nel suo complesso quindi si aggiudica meritatamente 3,5 stelle abbondanti.

  • Prima pagina storia

    Pippo e il fantoccio diamantifero

    Sceneggiatura: Roberto Moscato
    Disegni: Daniela Vetro
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    Pippo e il fantoccio diamantifero è invece una storia di livello medio. L'idea di base è buona ma il plot è alquanto bislacco e a tratti astruso, e la sceneggiatura che lo sviluppa si adegua di conseguenza e fa quel che può senza ottenere grandi risultati. La trama regge non proprio perfettamente e sono riscontrabili molti punti deboli e momenti di stanchezza narrativa, dal momento che su una trama alquanto esile e poco convincente è stata impiantata una storia di ben 24 tavole. Va detto però che i dialoghi sono davvero curati e a tratti riescono ad essere brillanti, unico di punto di forza di una storia, forse volutamente, bislacca e quasi senza senso. Detto ciò, posso aggiungere solo che i disegni di Daniela Vetro sono abbastanza buoni e la storia nel suo complesso, anche e soprattutto grazie agli ottimi dialoghi, sfonda la soglia della sufficienza e guadagna meritatamente 3 stelle abbondanti.

  • Prima pagina storia

    Paperino, Paperoga e l'impresa delle 3 spezie

    Sceneggiatura: Augusto Macchetto
    Disegni: Fabio Pochet
    Voto:
    Piaciuta a: 6

    Paperino, Paperoga e l'impresa delle 3 spezie è invece la seconda storia migliore della settimana, appena una sfumatura di voto sotto le due storie di Sisti/Sciarrone e Faraci/De Vita. Si tratta di una storia assolutamente nuova, che rompe gli schemi abituali e sperimenta nuovi personaggi e nuove ambientazioni. I protagonisti sono Paperino e Paperoga in veste di mercanti olandesi del 1700, e non dico altro per non spoilerare la trama di questa bellissima storia. Posso solo dire che quella vecchia volpe di Augusto Macchetto ha saputo ancora una volta sorprenderci, regalandoci una piccola perla di fumetto disneyano (e non dico "perla" a caso). Il plot è movimentato e avventuroso e la sceneggiatura è scritta benissimo e condotta magistralmente dall'inizio alla fine senza alcuna difficoltà o incongruenza narrativa, fino al finale a sorpresa spiazzante e inaspettato, con uno stile particolare e dei dialoghi semplicemente fantastici, brillanti e micidiali nella loro comicità intelligente e travolgente al tempo stesso, come solo Augusto Macchetto sa fare. Posso solo aggiungere una lode per i fantastici disegni del bravissimo Fabio Pochet che con il suo tratto di matita chiaro e pulito, senza alcuna sporcatura, ha reso alla perfezione lo spirito della storia come nessun altro avrebbe saputo e potuto fare. Un'ottima storia quindi, che grazie ad una magistrale sceneggiatura di Augusto Macchetto, fatta di dialoghi brillanti e travolgenti, e a degli ottimi disegni, si aggiudica 3,75 meritatissime stelle e lambisce la vetta di questo ottimo numero.

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