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Topolino 3140

In edicola dal
27 gennaio 2016
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Voto medio storie
In breve
In apertura una storia in due parti di Alessandro Sisti e Alessia Martusciello: un mistero archeologico-spaziale per Topolino! Poi due misteri per Zio Paperone, un nuovo episodio della serie "Antenna magica" e un Superpippo con problemi invernali!
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia Prima pagina storia

    Topolino e la maledizione del faraone triplo

    Sceneggiatura: Alessandro Sisti
    Disegni: Alessia Martusciello
    Voto:
    Piaciuta a: 6

    Topolino e la maledizione del faraone triplo è una storia lunga divisa in due parti (21+24 pagine), sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Alessia Martusciello. Complessivamente questa storia è nella media, e non entusiasma particolarmente. Il plot è movimentato e decisamente avventuroso, e la sceneggiatura del bravo Alessandro Sisti tiene il ritmo incalzante del susseguirsi degli eventi della storia. Nonostante la mano esperta di Sisti e l'ambientazione multipla, divisa tra i giorni nostri, l'antico Egitto e alieni dotati di macchina del tempo provenienti dal futuro, secondo me la storia si ferma ad un certo livello, un livello più che sufficiente, senza andare oltre e aspirare ad altri più alti traguardi. La sceneggiatura regge bene dall'inizio alla fine, ma si limita a fare il suo dovere, lo stretto necessario, mentre dal bravissimo Alessandro Sisti, che negli anni ci ha abituato a storie di ben altro livello (si pensi alle saghe di PK), ci si aspetterebbe quel qualcosa in più che fa la differenza. È comunque una storia piacevolissima da leggere, che sa coinvolgere il lettore, e che, anche grazie ai bei disegni dal tratto di matita pulito di Alessia Martusciello, si aggiudica 3,5 stelle arrotondate per eccesso.

  • Prima pagina storia

    Zio Paperone e il misterioso effetto "N"

    Storia della settimana

    Sceneggiatura: Augusto Macchetto
    Disegni: Paolo De Lorenzi
    Voto:
    Piaciuta a: 17

    Zio Paperone e il misterioso effetto "N" è invece la storia migliore della settimana, sebbene appena una sfumatura di voto sopra l'ottima storia breve di Pietro Zemelo. Il plot si basa su un'idea di base non proprio insolita ma perfettamente funzionante ed è sviluppato da una più che buona sceneggiatura, firmata da quella vecchia volpe di Augusto Macchetto, la cui inconfondibile penna balza all'occhio soprattutto nei dialoghi, nell'orchestrare i quali è un vero maestro. La storia nel suo complesso è scorrevolissima e la sceneggiatura conosce alcuni momenti particolarmente felici, quando i terrestri sulla Luna sentono nostalgia della Terra, e poi nel finale poetico quando Archimede prospetta a Zio Paperone la nostalgia che i terrestri sentiranno della Luna quando si affacceranno alla finestra e la vedranno luminosa nel cielo; nonostante ciò, la storia resta però leggermente sotto la media di Augusto Macchetto, che negli anni ci ha abituato a piccoli grandi capolavori di poeticità, lasciando nel lettore un senso d'insoddisfazione, come se mancasse qualcosa, quel tocco da maestro in più che farebbe fare alla storia il salto di qualità decisivo. I dialoghi sono molto curati, nello stile tipico di Augusto Macchetto, come solo lui sa fare. Comunque è una storia di tutto rispetto, piacevolissima da leggere, e davvero ben scritta, oltre che ben disegnata da Paolo De Lorenzi, i cui disegni esprimono perfettamente il mood della storia, che si aggiudica 3,75 stelle abbondanti e guadagna meritatamente, seppure di poco, la vetta di questo numero.

  • Prima pagina storia

    Antenna magica - Amelia e la zuppa di Magocchio

    Sceneggiatura: Bruno Sarda
    Disegni: Alessandro Del Conte
    Voto:
    Piaciuta a: 0

    Antenna magica - Amelia e la zuppa di Magocchio è un altro episodio di questa nuova serie di storie brevi. La storia in questione si mantiene nella media delle storie precedenti della serie, con un plot originale e movimentato, nei limiti della sua breve lunghezza. La sceneggiatura di Bruno Sarda è ben scritta e congegnata e riesce a dar vita a molteplici situazioni nell'arco di poche tavole senza incorrere in incongruenze narrative, e non fa mancare trovate felici e guizzi di bravura qua e là (l'inserimento dello sponsor pubblicitario al momento giusto durante il programma televisivo, e la citazione salgariana di Sandokan e delle tigri). I disegni di Alessandro Del Conte sono perfetti per questa storia e fanno benissimo il proprio dovere. Complessivamente quindi, la storia si aggiudica 3 stelle abbondanti meritatissime.

  • Prima pagina storia

    Superpippo e i poteri invernali

    Sceneggiatura: Pietro Zemelo
    Disegni: Donald Soffritti
    Voto:
    Piaciuta a: 16

    Superpippo e i poteri invernali è la seconda storia migliore della settimana, pochissimo sotto la storia di Augusto Macchetto. Il plot è originalissimo e davvero ottimamente congegnato, e la più che buona sceneggiatura di Pietro Zemelo, la cui mano ormai esperta balza subito all'occhio (seppure alle prese con un genere per lui finora nuovo), ne rende alla perfezione la natura comica fino all'esilarante. Questo Superpippo di Pietro Zemelo non ha nulla da invidiare al Paperoga di Sio ed Enrico Faccini, quanto a sfrenata, ma intelligente, comicità; se a ciò aggiungiamo che i disegni di questa storia sono del bravissimo Donald Soffritti, maestro del disegno comico, ne esce fuori un piccolo grande capolavoro di comicità travolgente. Complimenti quindi alla sceneggiatura intelligentemente esilarante di Pietro Zemelo e ai disegni di Donald Soffritti, perfetti per questa storia, che coronano l'opera con un tocco da maestro, facendole guadagnare 3,5 stelle piene e meritatissime.

  • Prima pagina storia

    Zio Paperone e l'inspiegabile sonno

    Sceneggiatura: Roberto Moscato
    Disegni: Daniela Vetro
    Voto:
    Piaciuta a: 3

    Zio Paperone e l'inspiegabile sonno è il fanalino di coda di questo numero. L'idea di base non è originalissima e il plot si sforza di rinnovare un qualcosa di già visto, ossia lo zione e nipoti alle prese con una delle loro avventure aventi al centro la ricerca di un minerale prezioso, avventura che li porterà in luoghi sperduti e surreali e gli farà vivere una sequela di eventi più o meno fortunosi. La sceneggiatura di Roberto Moscato è abbastanza ben scritta, ma la storia presenta una trama sostanzialmente trita e ritrita nella sua intima essenza, oltre che poco o per niente credibile, e tutti i tentativi di rinnovarla e ravvivarla non ottengono il risultato sperato: la sceneggiatura non regge propriamente bene (e la lunghezza della storia, ben 30 pagine, non aiuta), lasciando spazio a momenti di adagiamento nella trama e stanchezza narrativa, oltre ad elementi narrativi, per esempio ampie porzioni dei dialoghi, che lasciano trasparire una ingenuità di fondo, fino al finale scontato e già visto che sostanzialmente ricalca in tutto e per tutto quello di decine di altre storie simili. La storia comunque è molto avventurosa, anche se non scorrevolissima per i motivi sopra elencati, e merita una lettura, anche per i disegni di Daniela Vetro, che ha fatto un buon lavoro, con il suo tratto di matita originale e duttile, che ben si adatta alle storie che di volta in volta si trova a ritrarre. Detto ciò, il livello della storia si ferma poco sopra la mediocrità e 3 stelle arrotondate per eccesso bastano e avanzano.

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