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Topolino 3139

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20 gennaio 2016
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Voto medio storie
In breve
Torna Fantomius di Marco Gervasio con una storia che va indietro fino alle prime origini di Paperopoli con Francis Drake! Vito Stabile riprende anche Emy, Ely e Evy con i disegni di Lorenzo De Pretto. Nuova storia della serie Antenna Magica. Inoltre una storia ambientata a Venezia nel 1700, una con Pico e una con Indiana Pipps.
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia

    Le strabilianti imprese di Fantomius - Il tesoro di Francis Drake

    Storia della settimana

    Sceneggiatura: Marco Gervasio
    Disegni: Marco Gervasio
    Voto:
    Piaciuta a: 31

    Le strabilianti imprese di Fantomius - Il tesoro di Francis Drake segna il ritorno di una grande saga che vede il bravissimo Marco Gervasio autore completo (soggetto, sceneggiatura e disegni e colori). La storia in questione è davvero bella, la migliore della settimana, magistralmente scritta e eccellentemente disegnata, con quella patina di colore tra il grigio e il seppia a dare un piacevole tocco di atmosfera retrò. Il plot è ottimamente congegnato, la sceneggiatura è eccelsa e riesce, come sempre nelle storie di Fantomius, a contenere nelle ormai canoniche 24 pagine tutta la vicenda narrata. Questa storia in particolare non delude, con il suo mix di avventura e dialoghi brillanti, e qualitativamente prosegue nel solco delle storie precedenti, ossia ad un livello alto, tale da meritare 4 stelle abbondanti. Complimenti a Marco Gervasio, un vero artista, bravo ed estremamente versatile, che porta avanti magistralmente la sua arte e rappresenta a pieno diritto una parte non indifferente del fumetto Disney italiano.

  • Prima pagina storia

    Paperin Pochischei e la notte di luce

    Sceneggiatura: Carlo Panaro
    Disegni: Valerio Held
    Voto:
    Piaciuta a: 7

    Paperin Pochischei e la notte di luce è la seconda storia migliore della settimana, mezza stella sotto il Fantomius di Marco Gervasio. Anche questa storia è davvero bella e riuscita, con un plot originalissimo, movimentato quanto basta, sviluppato da una davvero ottima sceneggiatura scritta da Carlo Panaro. Una storia molto piacevole da leggere e, come già detto, riuscitissima, forse perché insolita nell'ambientazione storica (una Venezia settecentesca dal sapore goldoniano), nella trama e nel suo sviluppo, e che dimostra quello che sostengo da sempre: ossia che, se vuole, Carlo Panaro ha tutta la bravura e le carte in regola per regalarci storie molto belle, ben scritte e di ottima qualità, di ben altra levatura rispetto alle solite storielle banali e ingenue buone per trastullare un pubblico di 6-8enni. La storia in questione, in particolare, è scorrevole e intrigante, il plot è movimentato e ben congegnato dalla prima all'ultima pagina, senza adagiamenti o incongruenze nella trama, nota di merito per lo sceneggiatore dal momento che parliamo di una storia lunga ben 30 pagine. La sceneggiatura è, come già detto, davvero ottima e i dialoghi sono particolarmente riusciti, senza elementi di ingenuità o banalità alcuna. A coronamento di tutto ciò, i disegni dal tratto di matita piacevolmente rotondeggiante del bravo Valerio Held. Complimenti quindi a Carlo Panaro, che ha scritto una delle sue storie migliori degli ultimi anni, meritevole di 4 stelle arrotondate per eccesso, e a Valerio Held.

  • Prima pagina storia

    Emy, Ely, Evy e una zia di troppo

    Sceneggiatura: Vito Stabile
    Disegni: Lorenzo De Pretto
    Voto:
    Piaciuta a: 3

    Emy, Ely, Evy e una zia di troppo è una storia brevissima ma non per questo meno bella delle altre. Il plot in particolare è ben ideato e la sceneggiatura, seppure in pochissime pagine, lo rende benissimo, con ritmi e passaggi di trama serrati e dialoghi azzeccati. Un'operazione autoriale di fumetto breve, genere che lo sceneggiatore Vito Stabile predilige particolarmente, appieno riuscita quindi, che fa dimenticare altre, molto poche in verità, meno riuscite, e si aggiudica 3 stelle abbondanti.

  • Prima pagina storia

    Antenna magica - Amelia e la pozione anti-iattura

    Sceneggiatura: Giorgio Figus
    Disegni: Alessia Martusciello
    Voto:
    Piaciuta a: 0

    Antenna magica - Amelia e la pozione anti-iattura è un altro episodio di questa nuova saga di storie brevi. Questa storia però alza la media della saga rispetto all'episodio precedente grazie ad un plot non proprio originalissimo, anzi, ma intelligentemente rivisitato e ben congegnato, e a una sceneggiatura fatta di dialoghi azzeccati e scelte felici, come nel caso del finale, con quella trovata brillante e divertente al tempo stesso del rimedio partenopeo alla iattura; ed è proprio la genialata finale a dare alla storia quel tocco in più che la innalza oltre una sufficienza abbondante, traguardo più che buono per una storia breve senza troppe pretese.

  • Prima pagina storia

    Pico e l'ignoranza curativa

    Sceneggiatura: Federico Buratti
    Disegni: Maurizio Amendola
    Voto:
    Piaciuta a: 0

    Pico e l'ignoranza curativa è un'altra storia particolarmente riuscita. Il plot è ottimamente congegnato e sorregge una sceneggiatura molto ben scritta, firmata da Federico Buratti, che regge bene dall'inizio alla fine senza momento alcuno di stanchezza narrativa lungo tutte le 24 tavole; sceneggiatura che conosce molti momenti felici ed è caratterizzata da dialoghi più che buoni che conoscono a tratti guizzi di brillantezza. I disegni di Maurizio Amendola, particolarmente versato nel ritrarre divertenti storie papere, sono la ciliegina sulla torta di una storia davvero ben ideata e riuscita, di livello medio-alto, meritevole di 3,5 stelle abbondanti.

  • Prima pagina storia

    Indiana Pipps e il richiamo dello spettacolo

    Sceneggiatura: Bruno Sarda
    Disegni: Emmanuele Baccinelli
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    Indiana Pipps e il richiamo dello spettacolo è una storia firmata dal padre di questo fortunato personaggio Disney italiano, Bruno Sarda, che stavolta ce lo presenta nella veste insolita di affermato attore cinematografico snob e talmente accecato dalle luci della ribalta da snaturarsi e perdere la sua vera essenza di archeologo dell'avventura. Il plot e le varie fasi del suo svolgimento oggettivamente non sono un granché, però è interessante vedere questo atipico Indiana Pipps alle prese con questa nuova avventura. La sceneggiatura, seppure scritta da cotanto sceneggiatore, non fa che confermare i punti deboli e gli elementi scontati e di ingenuità di fondo presenti nella storia. Il punto debole principe di questa storia, a mio avviso, è l'esito infelice della caratterizzazione del personaggio di Indiana Pipps, poco o per niente riuscita, che ha partorito un personaggio poco credibile inserito in una vicenda che, a sua volta, stenta a reggere. In ogni caso, non mancano elementi positivi, anche se quanto detto finora sembra contraddirmi, in primis la mano esperta di Bruno Sarda, che ha firmato una sceneggiatura alquanto ingenua e poco credibile ma oggettivamente ben scritta; e poi il finale, che non sarà dei migliori ma, seppure banale e trito e ritrito (il rinsavimento repentino di Indiana Pipps e l'inspiegabile caduta a sua volta di Zapotec nella vanagloria del mondo dello spettacolo), riesce a strappare un sorriso in chiusura d'opera. Il giudizio finale complessivo quindi, al contrario di quanto la recensione farebbe presagire, tiene conto anche dei suddetti elementi positivi presenti nella storia ed è comunque buono, facendole guadagnare quota 3,5 stelle piene.

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