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Topolino 3124

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7 ottobre 2015
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Voto medio storie
In breve
Torna Wizards of Mickey con una nuova storia in due parti scritta da Matteo Venerus e disegnata da Roberto Marini, con copertina dedicata! Ciccio e Paperoga protagonisti delle uniche due storie "papere", un caso davvero raro!
Recensione di
Lorenzo V.

Storie

  • Prima pagina storia Prima pagina storia

    Wizards of Mickey - Mondimontagne

    Storia allo spareggio

    Sceneggiatura: Matteo Venerus
    Disegni: Roberto Marini
    Voto:
    Piaciuta a: 13

    Wizards of Mickey - Mondimontagne, posso tranquillamente affermare che è la migliore storia di Wizards of Mickey dai tempi delle storiche saghe di Stefano D'Ambrosio. Il plot è ottimo, la trama regge benissimo ed è convincente appieno, la sceneggiatura è eccelsa, ma quello che mi ha colpito ed entusiasmato di più sono stati i disegni del grande Roberto Marini, con quel tratto di matita pulito, limpido, scevro da sporcature tipiche di altri disegnatori che magari pasticciano un po' i loro disegni con troppi ripassi di matita o con forme spesso tendenti al deforme (comunque ognuno ha il suo stile, più o meno piacevole in base ai gusti personali dei lettori, ma comunque rispettabile); i disegni succitati, con le loro forme morbide, sono quindi un perfetto complemento a questa bellissima storia, e le splash pages, con quelle vignette spettacolari a tutta pagina che traboccano fuori dall'usuale quadratino, sono il coronamento dell'opera intera. Decisamente la storia migliore della settimana a pari merito con Ciccio e l'emozione di un attesa.

  • Prima pagina storia

    Ciccio e l'emozione di un'attesa

    Storia allo spareggio

    Sceneggiatura: Pietro Zemelo
    Disegni: Marco Mazzarello
    Voto:
    Piaciuta a: 13

    Ciccio e l'emozione di un'attesa è un'altra bellissima storia, la migliore della settimana pari merito con Wizard of Mickey - Mondimontagne. L'idea di fondo non è nuovissima (personaggi Disney che sono in preda a spasimi amorosi) ma questa storia rinnova completamente il genere, con una sceneggiatura, firmata da Pietro Zemelo, semplicemente eccelsa: ben scritta, avulsa da banalità nelle quali era facile cadere, il plot ottimamente congegnato nella cadenza regolare degli eventi che si susseguono nella storia. Un piccolo capolavoro insomma, delicato, poetico nel descrivere i sentimenti di Ciccio e nel congegnare quel bellissimo finale, che prelude a possibili altre storie sequel nel solco di questa, che sono sicuro a molti lettori farebbe piacere leggere. I disegni di Marco Mazzarello sono azzeccati per questa storia, e infatti funzionano meglio nelle storie di paperi piuttosto che in quelle di topi. Complimenti quindi a Pietro Zemelo, che si dimostra autore di rara sensibilità in tutte le sue storie, e che migliora, nonostante il suo già alto livello, sempre più di storia in storia.

  • Prima pagina storia

    Topolino e il regno delle nuvole

    Sceneggiatura: Carlo Panaro
    Disegni: Ettore Gula
    Voto:
    Piaciuta a: 1

    Topolino e il regno delle nuvole, invece, è la classica storia di Carlo Panaro, mediocre, con una sceneggiatura prevedibile e dialoghi molto banali e infantili. È evidente che il target di questo genere di storie è un pubblico di 6-8enni, e il confronto con altre storie di ben altra caratura che vedono la luce su Topolino non regge assolutamente (basti pensare alle storie di Casty, Enrico Faccini, Tito Faraci e tanti altri). Questa storia guadagna mezza stella in più però per la perizia quasi scientifica nel descrivere le dinamiche delle nuvole e del loro vapore, segno di una grande capacità inventiva che Carlo Panaro ha in grandissima quantità ma che purtroppo preferisce "sprecare" in queste storielle ingenue, quando potrebbe mirare molto più in alto.

  • Prima pagina storia

    Paperoga e la valigia inespugnabile

    Sceneggiatura: Alessandro Mainardi
    Disegni: Giorgio Di Vita
    Voto:
    Piaciuta a: 2

    Paperoga e la valigia inespugnabile, infine, è una storia piacevole da leggere. L'idea di base è abbastanza originale, il plot è ben ideato anche se nel suo svolgimento non eccelle come inventiva, attestandosi su elementi narrativi alquanto ovvi e scontati. La sceneggiatura è comunque abbastanza buona, i disegni di Giorgio Di Vita buoni anch'essi, e la storia bel suo complesso va poco oltre la sufficienza.

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