Sceneggiatura: Fausto Vitaliano
Disegni: Andrea Freccero
Voto:
Piaciuta a: 17
Tutti i milioni di Paperone - Il mio quattordicesimo milione è decisamente la storia migliore della settimana. Fausto Vitaliano per il finale della serie si è superato creando una sceneggiatura superba e i disegni del grande Andrea Freccero hanno fatto il resto. Le ultime due splendide tavole della storia, in tutta la loro poeticità , valgono da sole 4 stelle, soprattutto le vignette dove Zio Paperone parla della bellezza dei nostri sogni che tutti vogliamo realizzare e della impagabile soddisfazione e felicità di quando un sogno si realizza (in questo caso il riuscire a trovare la mitica Pepitoña da un milione di dollari): "I sogni sono belli perché non si realizzano [...] Certo, i sogni da avverare sono meravigliosi. Ma quelli che si avverano... sono i migliori. E con quella furono quattordici!". Semplicemente stupenda, un capolavoro.
Sceneggiatura: Gaja Arrighini
Disegni: Alessandro Perina
Voto:
Piaciuta a: 7
Nonna Papera e Nonno Bassotto - La strana coppia, è una piacevole sorpresa. Una storia molto bella che vede il nascere per caso e l'evolversi di una liaison tra Nonna Papera e Nonno Bassotto. Il plot è a tratti geniale, sorretto dalla sceneggiatura della sempre più brava Gaja Arrighini: sceneggiatura ottima, che regge bene l'evolversi delle varie fasi della storia; in particolare il sempre maggiore coinvolgimento personale dei due nonni è davvero ben congegnato; i dialoghi sono spesso brillanti (soprattutto quelli iniziali, con gli alterchi tra i due protagonisti). Peccato per il finale, secondo me troppo frettoloso e sbrigativo, che chiude la storia nel giro di due-tre pagine tradendo le aspettative che tutto l'impianto narrativo aveva suscitato nel lettore. Comunque una più che ottima storia, non solo come sceneggiatura ma anche nei disegni di Alessandro Perina.
Sceneggiatura: Vito Stabile
Disegni: Stefano Intini
Voto:
Piaciuta a: 7
Pippo e l'asso dei cieli è anch'essa una storia molto bella e ben scritta. La sceneggiatura è ottima e regge più che bene, il plot è ben ideato, e il finale riesce a essere anche un po' poetico, con il nonno di Pippo, Walter de Pippis, che riappacificatosi con Pippo e tornato nuovamente orgoglioso di lui, riparte alla volta di casa con il suo fido aereo, portando con sé l'aereo inscatolato regalatogli dal nipote. I disegni di Stefano Intini sono davvero belli e azzecatissimi per questa storia.
Sceneggiatura: Federico Buratti
Disegni: Libero Ermetti
Voto:
Piaciuta a: 0
Rockerduck e il sapore della sconfitta è una storia brevissima con un'idea di base abbastanza obsoleta e abusata (le bombette che Rockerduck mangia in seguito a ogni sconfitta finanziaria contro Zio Paperone), che si cerca di ravvivare e deviare con qualche stratagemma narrativo nella sceneggiatura, ma che alla fine risulta alquanto trita e ritrita nel plot. Comunque è una storia piacevole da leggere, migliore di quanto si creda a prima vista, senza troppe pretese, e raggiunge agevolmente la sufficienza.
Sceneggiatura: Giulio D'Antona
Disegni: Alessandro Gottardo
Voto:
Piaciuta a: 0
Zio Paperone e le piantone abitative è la classica storia di paperi con Zio Paperone alle prese con qualche problema di varia natura (in questo caso l'edificazione ecosostenibile di nuovi quartieri di Paperopoli) la cui risoluzione (coinvolgendo volente o nolente Paperino) li porterà in luoghi sconosciuti fantastici e remoti e a conoscere nuovi popoli spesso bislacchi, che danno la soluzione al loro problema ma la cui frettolosa e indiscriminata applicazione è spesso e volentieri foriera di guai per i nostri eroi fino al finale che vede spesso Paperino costretto alla fuga dall'ira dello zione. Questo vecchio e inossidabile modello di storie papere che ho brevemente sintetizzato, si applica anche a questa storia, con la differenza che Paperino suggerisce involontariamente a Zio Paperone la soluzione al guaio combinato (evitando di doversi dare alla fuga) e ne escono tutti felici e contenti. Buoni disegni di Alessandro Gottardo e riscatto alla sceneggiatura di Giulio D'Antona dopo la brutta storia rugbistica dello scorso numero.