Sceneggiatura: Marco Bosco
Disegni: Carlo Limido
Voto:
Piaciuta a: 8
Paperino e il campionato campionato è davvero una bella sorpresa in questo numero di Topolino. Una sorpresa perché solitamente le storie calcistiche, sfornate e pubblicate in occasione di eventi sportivi particolarmente sentiti, sono alquanto sciatte, dalla trama blanda, quando non addirittura quasi inconsistente, e dalla prima all'ultima tavola si lasciano andare a una profusione (persistente fino al fastidioso) di belle parole e dimostrazioni sui valori positivi che animerebbero questo tanto osannato sport. La storia in questione invece è tutto l'opposto. L'idea di base è ottima, il plot è congegnato egregiamente in tutte le fasi dello svolgimento della storia, e la sceneggiatura di Marco Bosco è davvero ben scritta, avulsa da banalità nelle quali si rischiava concretamente di cadere dato il tipo di storia, evitandole e riuscendo addirittura a concedere un lieto fine per tutte le parti in gioco (Paperino-Archimede e Zio Paperone) senza con ciò cedere a sdolcinatezza alcuna, anzi risultando appieno convincente. I disegni di Carlo Limido rendono perfettamente il mood degli eventi che si susseguono nel corso della storia. Operazione, quindi, nel complesso riuscitissima.
Sceneggiatura: Fausto Vitaliano
Disegni: Ettore Gula
Voto:
Piaciuta a: 11
Tutti i milioni di Paperone - Il mio dodicesimo milione, è una ottima storia, che prosegue il trend positivo di questa storica serie, trend iniziato con l'undicesimo milione. Anche questo milione di Zio Paperone è ben fatto, con un plot coinvolgente e molto ben ideato e una sceneggiatura magistrale di Fausto Vitaliano, che concede dialoghi a tratti anche brillanti (come negli alterchi tra Paperino che non ha voglia di ascoltare e non crede alle storie raccontate da Zio Paperone e quest'ultimo che lo tiene a bada col fido bastone). La trama è davvero convincente e non presenta falle nella sua struttura. I disegni di Ettore Gula sono perfetti per questa storia, che si afferma come la migliore di questo numero, quasi pari merito con quella di Jacopo Cirillo.
Sceneggiatura: Roberto Moscato
Disegni: Roberta Migheli
Voto:
Piaciuta a: 0
Eta Beta e l'indebito sospetto, invece, è l'anello debole di questo numero. Una storia non di pessima qualità ma che non riesce ad emergere da una banalità di fondo della trama e della sceneggiatura e che sminuisce le grandi potenzialità insite in un personaggio come Eta Beta, riducendolo quasi a una macchietta. I disegni di Roberta Migheli poi non migliorano la situazione, risultando spesso pessimi quando deformano i personaggi sbagliando le proporzioni tra la testa e il resto del corpo (problema tipico e ricorrente dei disegni della Migheli).
Sceneggiatura: Jacopo Cirillo
Disegni: Maurizio Amendola
Voto:
Piaciuta a: 10
Paperino & Paperina - Le uscite a quattro, è l'altra grande storia della sfida al vertice di questo numero, che si piazza appena una sfumatura di voto sotto il dodicesimo milione di Paperone. Jacopo Cirillo continua questo ciclo di storie dedicate al trio di cugini Paperino-Paperoga-Gastone e Paperina in mezzo ad essi, ritratti alle prese con varie situazioni di vita sociale e quotidiana. La sceneggiatura di Jacopo Cirillo è magistralmente scritta e brillante, e sorregge perfettamente un plot movimentato e intrigante, che si estrinseca di scena in scena fino all'azzeccato finale che conclude in bellezza questa ottima storia. I disegni di Maurizio Amendola sono ormai un classico delle storie papere di Jacopo Cirillo e fanno ottimamente il loro lavoro.
Sceneggiatura: Giorgio Salati
Disegni: Michele Mazzon
Voto:
Piaciuta a: 3
Una divisa per Topolino infine è una storia più che piacevole, con un'idea di base davvero geniale e che si prestava perfettamente a sviluppi ed esiti di ben altra caratura se ben utilizzata. A mio avviso, invece, questa storia, scritta dal bravissimo Giorgio Salati, manca l'obbiettivo di una storia di ben altro livello, accontentandosi di una trama che cade spesso e volentieri nel macchiettistico, soprattutto nel modo in cui tratta i personaggi, in primis Topolino e il suo approccio alla divisa e al mestiere di poliziotto (elemento principe, questo, della storia, che poteva portare a ben altri esiti se diversamente utilizzato). Ne esce quindi una storia piacevole ma non entusiasmante come avrebbe potuto essere potenzialmente, con una buona sceneggiatura e un plot spesso cedevole che risente talvolta di ingenuità e topoi triti e ritriti tipici delle storie d'ambientazione poliziesca; una storia che, a mio avviso, si salva e guadagna mezza stella in più solo grazie al finale, tenero e, almeno questo, ben pensato e azzeccato. I disegni di Michele Mazzon sono ben fatti come sempre e appropriati per questa storia.